20.2.11

Saragozza

Andare in Spagna, ultimamente, mi sembra sempre più come andare in un'Italia più vivibile. Con un clima migliore (ok, in questo periodo non ci vuole molto a battere Milano, è vero...), facce più sorridenti, gente che affolla le strade e vive la città, prezzi più abbordabili, locali più alla mano, cibo buono quasi come quello italiano, città più a misura d'uomo e meno di macchina (di nuovo il mio riferimento è Milano). Sì, sembra la fiera dei luoghi comuni, è vero, ma i parametri per giudicare la qualità della vita per me sono questi. E questa tre giorni a Saragozza non ha fatto che confermare il giudizio.
Perché Saragozza? Perché volevo andare in un posto dove non ero ancora stata, i voli della Ryanair costavano pochissimo e dalle foto la città non sembrava brutta. Si è rivelata la meta ideale per un viaggio mordi-e-fuggi, anzi, se avete voglia/tempo di stare un giorno e mezzo in Spagna, ve la consiglio.

Plaza Nuestra Señora del Pilar
La chiesa di Nostra Signora del Pilar è più bella fuori, anche se all'interno c'è qualche affresco di Goya, invece la SEO (Cattedrale del Santissimo Salvatore) che vedete sullo sfondo merita davvero.

Nostra Signora del Pilar vista dall'Ebro


Il ponte di Pietra, simbolo della città

La Aljafería, ovvero il palazzo più bello di Saragozza
Un cortile interno dell' Aljafería

Ed ecco qualche informazione pratica:
Dove dormire. Ci serviva una tripla, e così siamo andati all'Hotel Avenida. La posizione è buona, il personale è gentilissimo (non parlano inglese, ma ci si capiva lo stesso) e i prezzi sono bassi (25 euro a testa per stanza con bagno in camera, e con anche la colazione inclusa). L'unica avvertenza: la colazione è minimal, nel senso che potete mangiare quanto volete ma ci sono 'solo' marmellate, pane fresco, pane tostato, brioches confezionate, cereali, latte freddo, caffè, latte caldo e succhi di frutta. Insomma, non aspettatevi una colazione con brioches appena sfornate e uova e bacon!

Dove mangiare. La prima sera siamo finiti per caso in un posto un po' pettinato ma non troppo (25 euro, vino - buono - incluso), La Reserva. Tra i vari piatti, consiglio la carne da cuocere sulla pietra ollare. Il menù è solo in spagnolo, i camerieri non parlano inglese ma, tanto per cambiare, sono gentilissimi.
La seconda sera siamo stati invece al Traguanta, che è davvero un posto da non perdere. Hanno tantissime tapas (quelle che ho assaggiato io, tutte ottime!) e, se invece che fare un aperitivo al bancone preferite cenare, hanno una saletta ristorante un po' più tranquilla. Si mangia veramente bene, fanno un'ottima paella (16 euro a porzione, minimo per 2 persone) e sta a voi scegliere quanto spendere, nel senso che è il tipico posto in cui si riesce a cenare con 20 euro ma si arriva tranquillamente anche a 40 euro (per esempio, e parlo per esperienza personale, prendendo un piatto di jamon serrano a 19 euro... Però è forse il migliore che mi sia mai capitato di mangiare, e lo abbiamo diviso in tre!)

Collegamenti aeroporto-centro città. L'aeroporto è comodissimo, a 10 km da Saragozza. L'autobus diretto (la fermata è appena usciti dall'aeroporto) impiega circa 45 minuti e fa capolinea in Paseo de Maria Augustin, da cui poi potete andare a piedi più o meno ovunque, in centro.
In aeroporto c'è anche uno sportello dell'Ufficio del turismo, dove distribuiscono mappe gratuite della città.


Piccola nota a margine: nonostante quanto scritto in apertura di post, ieri sera, mentre giravo per le vie di Milano tornando verso casa, non potevo fare a meno di trovarla bella... la mia storia d'amore con il capoluogo non accenna a incrinarsi!

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