1.3.11

Ebook - 3. Gli ebook sono libri. Ma non sono libri di carta

Sembra una banalità dire che gli ebook sono libri ma non sono di carta, dato che è una cosa che, come dire, salta agli occhi. Eppure non riesco a togliermi l’impressione che l’approccio all’ebook degli editori non nativi digitali sia identico, o quasi, a quello che riservano ai libri cartacei. Un esempio – sarò infinitamente grata a chi sarà in grado di darmi una risposta: perché devono esistere le piattaforme di distribuzione per gli ebook? L’equazione mi sembra sia

magazzino:libri cartacei = piattaforma di distribuzione:ebook

solo che non vedo per quale ragione si debba replicare questo modello là dove non ce n’è bisogno. Insomma, mi sembra solo un passaggio in più, e i passaggi in più in genere contribuiscono a complicare le cose.

Mi piace immaginare un futuro in cui ci saranno i libri cartacei, e ci saranno gli ebook. Saranno due canali diversi, che coesisteranno per il piacere e il gusto del lettore, offrendo due diversi tipi di intrattenimento. (E non solo di intrattenimento: credo che il potenziale nella scolastica sia altissimo). Anche per questo fatico ad accettare la logica che mi sembra guidare le scelte di molti editori: cercare di creare per l’ebook la stessa filiera del libro cartaceo mi sembra una forzatura, un modo per rallentare la diffusione degli ebook - dettata forse dal timore che il mercato digitale svilisca quello cartaceo, o forse semplicemente dall'abitudine di tutto un mondo, agenti e autori inclusi, a comportarsi in un certo modo.

Forse forzando un po’, trovo che la classifica degli e-book più venduti su Bookrepublic confermi quello che penso e che ho espresso anche qui: oggi al primo posto abbiamo La mente accresciuta, pubblicato da 40K, editore digitale. Al secondo La matematica è scolpita nel granito, Sugalman – altro editore digitale. Al terzo Quello che vuole la tecnologia, Codice Edizioni – che pubblica anche libri cartacei. Tra l’altro (ma lo approfondirò meglio in un prossimo post), i prezzi dei primi due non superano i 5 euro... quanto aiuta le vendite un prezzo contenuto? I grandi editori non mancano nella top 10, ma non salgono sul podio. Ed è bello vedere che le logiche dell’ebook, ancora in fase di definizione, riescono a scompaginare un mercato che negli ultimi anni tendeva a una certa staticità. (Per qualche info in più, leggete Uno sguardo alla classifica di vendita di Bookrepublic: la carica degli editori nativi digitali su booksblog).

Domani parto per Ebook Lab, spero quindi seguiranno nuovi succosi post ebookiani.

2 commenti:

  1. Molto interessante!!
    Immagino quindi che i librai debbano tremere!
    Questa si che è una rivoluzione, communque è difficile immaginare il futuro perchè non viene mai come te l'aspetti. Poi, Roma non fu fatta in un giorno...
    Visitando il sito del Ebook Lab, mi viene da pensare che avrei dovuto e voluto esserci anche io!!

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  2. Ciao Flo! Credo sia stato il miglior evento a cui ho partecipato: curatissimo da tutti i punti di vista (tra l'altro, sono ancora sconvolta per la copertura wifi!) Appena ho un momento pubblico la mia cronaca del primo giorno, intanto ti segnalo:
    http://tanadelratto.blogspot.com/2011/03/le-cronache-del-ratto-emerso-ebook-lab.html
    e
    http://mariaceciliaaverame.wordpress.com/2011/03/09/ebooklab-uno-spazio-per-tutti/

    ...e l'anno prossimo andiamo insieme! :)

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