29.12.10

Recensione: Il segreto del Grace College

Pubblicato dalla Nord, Il segreto del Grace College è un 'teen-giallo-a-bassa-tensione'. Gli ingredienti sono i classici del genere: un college isolato, un numero limitato di persone (Dieci piccoli indiani ha fatto scuola, si sa), una giovane e bella protagonista con qualcosa da nascondere - accompagnata da un fratello anche più misterioso, una ragazza scomparsa.
Il romanzo però è onesto: l'intreccio è dignitoso, la lettura avvincente (soprattutto se si hanno, a occhio, tra i 13 e i 16 anni). E, pur essendo il primo di una serie la storia finisce. Sembrerà stupido sottolineare una cosa così banale, ma non c'è niente di più fastidioso - da lettore - che imbattersi in un bel libro per scoprire solo alla fine che è il primo di una tri-quadri-penta-esa-epta-logia. Penso a La profezia delle inseparabili (Salani), bel romanzo fantastico dall'ambientazione gotico-vittoriana che, semplicemente, non finisce. E non c'è scritto da nessuna parte, se non sul sito che bisogna aspettare il seguito!
Tornando al Grace College: il romanzo è autoconclusivo ma alcuni punti, secondari rispetto alla storia del libro ma importanti nel passato dei protagonisti, creano un ponte verso un secondo capitolo. Mi ha ricordato molto, per tipologia, i SuperJunior Mondadori che leggevo alle medie, e di cui ho nel complesso buoni ricordi. In più non c'è traccia di vampiri, e di questi tempi non trovare né vampiri né creature alate nei romanzi per young adults è indice di una certa originalità... chissà se alle lettrici di Marked (per restare in target e in ambito Nord), il romanzo piacerà. Io lo promuovo, ma solo se avete 15 anni, maledizione! ("Maledizione!" è una citazione dal testo, che è anche ricco di "Accidenti" e espressioni analoghe, senza dubbio tipiche di un sedicenne...)

Il segreto del Grace College sarà in libreria a febbraio.

28.12.10

Anteprime - recensioni libri

Durante queste vacanze ho finalmente il tempo di immergermi totalmente nei libri, restare in poltrona a leggere per ore. E, visto che sono in fase onnivora, ne approfitto per dedicarmi a 3 o 4 anteprime GeMS, romanzi di punta di autori esordienti in uscita a gennaio-febbraio.
Si tratta di:
A presto per Il segreto del Grace College!

23.12.10

Natale è arrivato, anche se non sembra


Piove da giorni, ma non fa più freddo come la scorsa settimana. Il traffico in città è impazzito, causa somma di due addendi assai pericolosi: regali di Natale e maltempo.
E fino a oggi, per me, l'unico indizio che Natale era alle porte è stato proprio questo: gente carica di pacchetti.
Stamattina Babbo Natale è passato anche in ufficio, in forme diverse e con diversi doni. Ma non è per questo che mi sono finalmente accorta che domani è la vigilia di Natale. Non è nemmeno solo perché finalmente sul lavoro è tutto quasi chiuso e in ordine, o perché domani sarò anch'io nel traffico per andare dai miei. No, credo sia stato mettermi a fare pacchetti che mi ha finalmente calato in un clima più natalizio. Fatto di voglia di casa e di affetti. Di raccoglimento prima dello sprint. Perché ci sarà, eccome. Ma intanto, Buon Natale.

19.12.10

Recensione: Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?

More about Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?
KODAK MOMENTS:

La persona che ami è fatta per il 72,8% d'acqua, e non piove da settimane.

...perché il peggio non è essere l'accusato, il criminale, il peggio è essere quello che è stato deluso, quello che è stato preso in giro e ci ha creduto, che hanno abolito il Natale, quello che non può fidarsi più di nessuno e invece deve prendersi la parte dell'arrabbiato.

Serve una forza di volontà immensa, e fortuna, e abilità per arrivare primi. Ma serve un cuore gigante per essere il numero due.

Qualche volta è necessario partire. Qualche volta devi bruciare tutti i ponti e prendere la via del mare. E solo i capitani che si preoccupano dell' opinione dei posteri vanno a picco con la loro nave.

Che ne è stato di te, Buzz Aldrin? è un libro fatto di Kodak moments, come li chiamerebbe Mattias, il protagonista. Qui ho riportato i miei preferiti (tranne il primo che è l'incipit del libro, l'ho messo solo per quello: bel modo di incominciare, no?), ma se fate un giro tra le recensioni di aNobii ne trovate altri. Ma un libro, come la vita (e sto citando), non è fatto solo di Kodak moments. E Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?, romanzo da me lungamente atteso, non si è rivelato all'altezza delle aspettative. Un po' per quel gusto di fondo troppo simile in molti romanzi nordici. Un po' per quell'eccessiva introspezione che alla lunga mi annoia. Un po' per una trama che gira troppo a lungo ferma nello stesso posto. Mattias è un personaggio sicuramente riuscito, è corposo e complesso, affascina a volte, altre respinge. La storia, alla fine, è tutta nella sua testa. E anche se il tema di fondo, scomparire nella massa, è intrigante e tutto sommato insolito nel nostro presente, mi aspettavo un libro diverso, più vivo, di quelli che ti afferrano e ti trascinano nella storia. A me Che ne è stato di te, Buzz Aldrin? non ha fatto questo effetto.

(Ho ricordi nebulosi di una lettura in Totem, il programma di Baricco e Vacis, in cui veniva letto un passo sulla difficoltà e l'orgoglio di arrivare secondi, con il fiato sul collo del primo... indagherò per vedere di ricostruire cos'era!)

14.12.10

New York, New York - video 1

Dedicherò 3 video alla vacanza newyorkese. Uno più serio, a cui lavorerò per un po', e due più veloci. Ecco il primo, girato in uno dei locali della catena che ci ha avuto assidui frequentatori (Starbucks: con il vento gelido che soffiava, ci voleva un caffè caldo!) e all'International House of Pancakes di Harlem. La mia dolce metà dice che è troppo breve, vedrò di darmi una mossa e caricare presto anche il video 2 (dedicato ai giochi, con un uomo di Lego gigante e il pan di zenzero). Il video dedicato alla città sarà invece l'ultimo, e mi sa che dovrà aspettare le vacanze...

12.12.10

New York, New York - altre fotografie

Come promesso, ecco qui altre foto. E presto caricherò anche qualche video (l'idea è di montarne due 'stupidi' e uno serio... vediamo cosa riesco a fare con il materiale filmato!)

11.12.10

New York, New York


E finalmente ce l'ho fatta. Dopo anni, ho preso un aereo verso ovest e ho messo il piedino negli States. E non in un posto qualsiasi, ma nella città-all'altezza-delle-aspettative: New York. Per capire perché Calvino avrebbe voluto far scrivere sulla sua tomba "newyorkese", a me non servono parole. Bastano le immagini. Lui ci è sbarcato per la prima volta nel 1959. Io ci sono atterrata per la prima volta nel 2010. Dev'essere cambiato di tutto, in questi 50 anni, ma di fondo resta una città infinita.
Ecco qui qualche immagine. Ne seguiranno altre...

Marilyn di A. Warhol, al MoMa

Vista di Manhattan dal Ponte di Brooklyn

Belvedere Castle a Central Park
Sempre Central Park
Ancora Central Park, uno dei numerosi scoiattoli in posa per me :-)
L'Empire visto dal Top of the Rock
Guardando a sud-est dal Top of the Rock