23.1.11

Recensione: Vallanzasca - Gli angeli del male

Ieri sera sono andata al cinema. Non lo faccio spesso, di solito i film li vedo in altro modo, anche se le sale piccole come la sala Cento dell'Anteo hanno sempre il loro fascino. Ed è lì che proiettavano Vallanzasca - Gli angeli del male, nuovo e discusso film di Michele Palcido. Spettacolo delle venti, sala piena - in terza fila c'era anche Claudio Bisio - , insieme a me due milanesi 'doc' e una milanese d'adozione. Comincia il film.
I 120 minuti di pellicola sono totalmente dominati da Kim Rossi Stuart che dà volto ed espressione a un irresistibile Renato Vallanzasca. E proprio qui sta il problema 'morale': irresistibile. Spiritoso, bello, forte, strafottente, carismatico... del genere che fa perdere la testa a qualunque donna ma non risulta necessariamente antipatico agli uomini. Tutto il resto - gli omicidi, gli accordi con Francis Turatello, i tradimenti, il sangue - finisce per passare in secondo piano. Donne, droga e soldi ci sono, come da copione. In bella vista resta - probabilmente perché serve a dare spessore al personaggio - la violenza, non solo quella inflitta ma quella autoinflitta (per uscire dal carcere) e quella cercata (coi secondini, coi rivali).
Eppure, nonostante il taglio totalizzante (o forse proprio per questo), al di là del problema etico (chiamiamolo così, non è mia intenzione addentrarmi nelle varie polemiche di questi giorni), il film vola via veloce e incalzante, due ore passano senza che lo spettatore se ne renda conto. La Milano degli anni Settanta riprende vita (macchine e costumi vincono tutto!), le riprese a volo d'uccello sulla città portano indietro nel tempo. Un tempo in cui (mi dicevano i milanesi doc di cui sopra, io nemmeno ero nata) i genitori non lasciavano andare i figli preadolescenti in centro per paura delle manifestazioni e delle sparatorie, la città era blindata, la violenza era nell'aria.
Il film insomma non è né più né meno di quello che ci si aspetta: decisamente prevedibile ma non per questo deludente. Non è il genere di film che lascia molto, ma regala una buona dose di adrenalina e fa uscire dal cinema soddisfatti. E un po' innamorati di Kim Rossi Stuart - Vallanzasca, sia uomini che donne...

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