4.4.11

Back to Italy

L'ultima settimana londinese è volata: il corso, Marketing, Management and Business Foundation + ripasso grammatica e conversazione in inglese, si è intensificato parecchio, perché bisognava recuperare alcune ore perse la settimana precedente, per cui l'orario è diventato dalle 10 di mattina alle 7 di sera.
Non restava molto tempo per gironzolare per Londra. O meglio, per gironzolare sì, per visitare cose no, visto che chiude tutto intorno alle 18.

Sono riuscita a infilare la Tate Modern in una pausa pranzo, e mi sono divertita tantissimo: noncredo di capire molto l'arte
contemporanea, ma mi mette di buon umore, mi diverte. Poi non arrivo a capire perché una tela arancione con un bordino ocra valga una cifra astronomica, ma non ha importanza.
Mi piace vederla, e mi sono piaciuti molto gli spazi della galleria, una ex centrale elettrica.All'ingresso ti accoglie l'opera di Ai Weiwei, l'artista cinese: si tratta di un tappeto immenso di semi di girasole, ma non semi veri, bensì riproduzioni in ceramica. Ovviamente non ci si può camminare sopra!

Ecco, la Tate è stata la mia tappa culturale della settimana. Settimana che ha visto un po' meno solo rispetto alla precedente, e infatti le foto sono un po' più cupe (un po' più londinesi!).
Venerdì è stata la mia ultima sera e, dopo una birra con un conterraneo che non vedevo da almeno 5 anni, ho avuto due guide d'eccezione: Francesco Dimitri e signora! Li ho raggiunti in una libreria esoterica, Treadwell. Uno spazio molto bello che probabilmente in Italia non potrebbe esistere. A piano terra c'è il negozio, quasi anonimo visto da fuori. Almeno, io mi aspettavo chissà che e stavo tirando dritta senza fermarmi al 33 di Store St. Sotto la libreria c'è una sala che viene utilizzata per workshop, conferenze, presentazioni... C'era la presentazione di un audiolibro dedicato ai 4 elementi. Date un'occhiata ai prossimi eventi!
Dopo la presentazione siamo andati a bere una birra lì vicino (sempre in zona Russell Sq., grosso modo).
E poi casa, valigia, nanne, sveglia, autobus, pullman, aereo. E Italia.

A proposito di aereo... piccola divagazione: mai più Ryanair! Ha delle politiche a dir poco discutibili, dà informazioni discordanti (il sito dice una cosa, in aeroporto un'altra: per esempio, il bagaglio a mano deve essere rigorosamente uno solo, ma in aeroporto - dice il sito - puoi comprare quello che vuoi e salire con quanti sacchetti vuoi... solo che se ci provi, augurati di aver spazio nel bagaglio a mano per infilare tutto perché in aeroporto la pensano in modo diverso!). Inoltre si distingue per la simpatia degli impiegati: uno ha preteso che infilassi nello zaino una barretta di cioccolato Cadbury perché per lui se no avevo "two bags"!
Eppure ormai Ryanair è una compagnia low cost per modo di dire. Se uno paga € 0,99 per il biglietto, può anche soprassedere su un servizio scadente. Ma visto che i biglietti non sono più così economici, che si paga un supplemento per qualsiasi cosa e che gira voce vogliano far pagare anche l'uso della toilette in aereo, mi chiedo se non tiri aria di crisi in casa Ryan!

Nessun commento:

Posta un commento