19.12.10

Recensione: Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?

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KODAK MOMENTS:

La persona che ami è fatta per il 72,8% d'acqua, e non piove da settimane.

...perché il peggio non è essere l'accusato, il criminale, il peggio è essere quello che è stato deluso, quello che è stato preso in giro e ci ha creduto, che hanno abolito il Natale, quello che non può fidarsi più di nessuno e invece deve prendersi la parte dell'arrabbiato.

Serve una forza di volontà immensa, e fortuna, e abilità per arrivare primi. Ma serve un cuore gigante per essere il numero due.

Qualche volta è necessario partire. Qualche volta devi bruciare tutti i ponti e prendere la via del mare. E solo i capitani che si preoccupano dell' opinione dei posteri vanno a picco con la loro nave.

Che ne è stato di te, Buzz Aldrin? è un libro fatto di Kodak moments, come li chiamerebbe Mattias, il protagonista. Qui ho riportato i miei preferiti (tranne il primo che è l'incipit del libro, l'ho messo solo per quello: bel modo di incominciare, no?), ma se fate un giro tra le recensioni di aNobii ne trovate altri. Ma un libro, come la vita (e sto citando), non è fatto solo di Kodak moments. E Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?, romanzo da me lungamente atteso, non si è rivelato all'altezza delle aspettative. Un po' per quel gusto di fondo troppo simile in molti romanzi nordici. Un po' per quell'eccessiva introspezione che alla lunga mi annoia. Un po' per una trama che gira troppo a lungo ferma nello stesso posto. Mattias è un personaggio sicuramente riuscito, è corposo e complesso, affascina a volte, altre respinge. La storia, alla fine, è tutta nella sua testa. E anche se il tema di fondo, scomparire nella massa, è intrigante e tutto sommato insolito nel nostro presente, mi aspettavo un libro diverso, più vivo, di quelli che ti afferrano e ti trascinano nella storia. A me Che ne è stato di te, Buzz Aldrin? non ha fatto questo effetto.

(Ho ricordi nebulosi di una lettura in Totem, il programma di Baricco e Vacis, in cui veniva letto un passo sulla difficoltà e l'orgoglio di arrivare secondi, con il fiato sul collo del primo... indagherò per vedere di ricostruire cos'era!)

1 commento:

  1. Sono d'accordo con te, anche se l'ho letto più di un anno fa ricordo come non mi avesse soddisfatto del tutto.

    Ci sono diversi spunti interessanti e, come dici tu, il personaggio è ben riuscito. Purtroppo ci sono lunghi passaggi in cui la trama s'incaglia. Troppo spesso, soprattutto verso la fine, la lettura procede in attesa di una delle intuizioni di Mattias o del successivo Kodac moment.

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